“Senza le persone non esiste progetto, non esiste architettura, non esiste design. Sono loro il nostro punto zero.”

Giorgio Marchese, Arianna Nobile e Silvia Firmani credono fermamente che l’architettura e il design abbiano una funzione etica, oltre che pratica ed estetica: dare felicità a chi vorrà o dovrà fruirne.

Per questo il centro di ogni loro progetto – che sia uno spazio o un oggetto di design– è la persona. O meglio le persone, al plurale. Sono queste il vero “punto zero” da cui tutto viene misurato, ideato e progettato, in un filo sospeso tra arte, psicologia e un instancabile perfezionismo.